Documenti per entrare in Croazia

Scopri quali documenti servono per entrare in Croazia, i requisiti per cittadini UE e non, il visto turistico e la registrazione obbligatoria eVisitor.
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La Croazia è entrata ufficialmente nell’area Schengen il 1° gennaio 2023, semplificando notevolmente le procedure di ingresso per i cittadini dell’Unione Europea e dello Spazio Economico Europeo. Contestualmente, il paese ha adottato l’euro come valuta ufficiale, abbandonando la kuna croata. Questi cambiamenti hanno reso la Croazia una destinazione ancora più accessibile per i viaggiatori europei, eliminando i controlli alle frontiere terrestri e marittime con gli altri stati Schengen, sia che si viaggi verso la capitale Zagabria o verso le località costiere.

Comprendere i requisiti di ingresso rimane tuttavia fondamentale per organizzare un viaggio senza intoppi. Le normative variano a seconda della nazionalità del viaggiatore, della durata del soggiorno e dello scopo della visita. Questo articolo fornisce tutte le informazioni necessarie sui documenti richiesti, sulle procedure di registrazione obbligatorie e sui requisiti economici per l’ingresso nel paese adriatico.

Documenti necessari per i cittadini UE/SEE

I cittadini dell’Unione Europea, dello Spazio Economico Europeo (Islanda, Liechtenstein, Norvegia) e della Svizzera possono entrare in Croazia presentando un documento di identità valido. Sono accettati sia il passaporto che la carta d’identità valida per l’espatrio, purché il documento presenti una validità superiore all’intera durata del soggiorno previsto.

Le carte d’identità cartacee rinnovate con apposizione del timbro sul retro sono riconosciute dalle autorità croate come documenti validi per l’ingresso. Sono accettate anche le carte d’identità elettroniche, comprese quelle la cui validità è stata prorogata mediante certificato cartaceo. I certificati di proroga devono essere portati insieme al documento elettronico.

Per quanto riguarda il passaporto, la validità residua richiesta è di almeno novanta giorni dalla data prevista di conclusione del soggiorno. È importante verificare questa data prima della partenza, poiché le autorità di frontiera possono negare l’ingresso ai viaggiatori con documenti in scadenza.

I cittadini UE/SEE non necessitano di visto per soggiorni turistici fino a 90 giorni. La libera circolazione garantita dagli accordi Schengen permette di entrare e uscire dal paese senza particolari formalità, sebbene sia sempre consigliabile portare con sé un documento valido durante tutto il soggiorno.

Requisiti per cittadini di paesi terzi

I cittadini di paesi non appartenenti all’UE/SEE devono essere in possesso di un passaporto valido per entrare in Croazia. Il documento deve essere stato rilasciato nei dieci anni precedenti il giorno dell’ingresso e deve presentare una validità residua di almeno tre mesi oltre la data di partenza prevista dal paese. Il passaporto deve inoltre avere almeno due pagine vuote per i timbri di ingresso e uscita. Chi viaggia in aereo può trovare informazioni utili sui voli per la Croazia.

La necessità del visto dipende dalla nazionalità del viaggiatore. I cittadini di numerosi paesi, tra cui Stati Uniti, Canada, Australia, Giappone, Nuova Zelanda, Regno Unito, Argentina, Brasile, Cile, Messico e molti altri, possono entrare in Croazia senza visto per soggiorni fino a 90 giorni nell’arco di 180 giorni. Questa esenzione vale per turismo, visite private o viaggi d’affari che non comportino attività lavorativa retribuita.

I cittadini di paesi che richiedono il visto devono presentare domanda presso l’ambasciata o il consolato croato nel loro paese di residenza prima del viaggio. I visti non possono essere richiesti ai valichi di confine. Il Ministero degli Affari Esteri croato pubblica sul proprio sito web l’elenco aggiornato dei paesi i cui cittadini necessitano del visto.

Una facilitazione importante riguarda i titolari di documenti Schengen validi: chi possiede un visto Schengen multi-ingresso o un permesso di soggiorno rilasciato da un paese Schengen non necessita di un visto croato aggiuntivo. Lo stesso vale per i titolari di visti e permessi di soggiorno di Bulgaria, Cipro e Romania.

Visto turistico per la Croazia

Per i cittadini di paesi terzi che necessitano del visto, la domanda deve essere presentata all’ambasciata o consolato croato competente per il proprio paese di residenza. La procedura standard richiede generalmente alcune settimane, mentre è disponibile un’opzione di trattamento accelerato dietro pagamento di una tassa maggiorata.

I documenti necessari per la richiesta del visto turistico includono il modulo di domanda compilato, il passaporto originale con i requisiti di validità sopra indicati, due fotografie recenti a colori formato 35×45 mm con espressione neutra, e un’assicurazione sanitaria con copertura minima di 30.000 euro valida per tutta la durata del soggiorno in Croazia.

Occorre inoltre presentare la prova della finalità del viaggio, che può consistere in una prenotazione alberghiera confermata, una conferma di pacchetto turistico pagato, oppure una lettera di invito da parte di un residente croato se si tratta di visita privata. La lettera di garanzia da parte di un cittadino croato o di uno straniero con permesso di soggiorno deve essere autenticata da un notaio.

È necessario dimostrare di disporre di mezzi finanziari sufficienti per il soggiorno, attraverso estratti conto bancari recenti, buste paga o altri documenti attestanti la disponibilità economica. Le autorità possono richiedere anche la prova di un alloggio sicuro e il biglietto di ritorno o proseguimento del viaggio.

La tassa per il visto varia in base al tipo di visto richiesto. Alcune categorie di richiedenti sono esentate dal pagamento, tra cui i familiari diretti di cittadini croati, gli studenti e gli insegnanti accompagnatori che viaggiano per motivi di istruzione, i ricercatori impegnati in attività di ricerca, e i giovani sotto i 25 anni che partecipano a seminari, conferenze o eventi organizzati da organizzazioni senza scopo di lucro.

Documenti per minori

I minori devono essere in possesso di documenti individuali per viaggiare in Croazia. Dal 2012, i minori non possono più essere iscritti sul passaporto dei genitori e devono avere il proprio documento di viaggio personale, sia esso un passaporto o una carta d’identità valida per l’espatrio.

Se il minore viaggia non accompagnato da almeno uno dei genitori o dal tutore legale, è necessaria una dichiarazione di assenso autenticata del rappresentante legale. Questo documento deve contenere le generalità del rappresentante legale, lo scopo, il periodo e la durata del soggiorno in Croazia, e deve essere firmato dal genitore o tutore con firma autenticata.

Per i gruppi di minori che viaggiano per partecipare a manifestazioni culturali, educative o sportive, la domanda di eventuale visto può essere presentata dalla persona autorizzata che farà da accompagnatore, presentando la documentazione richiesta per ciascun partecipante.

Registrazione obbligatoria del soggiorno

Tutti i turisti che entrano in Croazia hanno l’obbligo di registrare la propria presenza entro 24 ore dall’arrivo. Questa procedura, prevista dalla legge sul soggiorno degli stranieri, viene effettuata attraverso il sistema elettronico eVisitor, una piattaforma nazionale centralizzata per la registrazione dei turisti.

Se si soggiorna presso strutture ricettive come hotel, ostelli, campeggi o appartamenti turistici regolarmente registrati, la registrazione viene effettuata automaticamente dalla struttura stessa. I gestori delle strutture sono obbligati per legge a inserire i dati degli ospiti nel sistema eVisitor entro 24 ore dall’arrivo e a cancellarli entro 24 ore dalla partenza.

Nel caso di alloggio presso privati in abitazioni non categorizzate a fini turistici, come amici o parenti, è la persona che ospita a dover comunicare la presenza del turista all’ente per il turismo locale o alla stazione di polizia competente. I viaggiatori devono accertarsi che l’ospitante abbia effettivamente provveduto a tale registrazione, poiché la mancata notifica può comportare sanzioni amministrative.

Il sistema eVisitor raccoglie dati personali quali nome, cognome, tipo e numero del documento di identificazione, sesso, nazionalità, luogo di residenza, paese di nascita e data di nascita. Questi dati sono utilizzati esclusivamente per finalità di controllo statistico, verifica del pagamento della tassa di soggiorno e sicurezza, e sono accessibili solo agli enti turistici, al Ministero del Turismo, all’Ispettorato turistico, al Ministero dell’Interno e all’Istituto Nazionale di Statistica.

Documenti per guidare in Croazia

Per guidare un’automobile in Croazia è sufficiente possedere la patente di guida valida del proprio paese, purché conforme agli standard internazionali. I cittadini dell’Unione Europea possono utilizzare la propria patente nazionale senza necessità di patente internazionale. La patente deve essere in corso di validità e presentata insieme al documento di identità. Per chi desidera esplorare il paese in autonomia, è possibile consultare la nostra guida sul noleggio auto in Croazia.

Oltre alla patente, è necessario avere con sé il libretto di circolazione del veicolo o il foglio di via provvisorio. L’assicurazione RCA è obbligatoria. Dal 2023, la carta verde non è più necessaria per i veicoli immatricolati nei paesi dell’Unione Europea, mentre rimane obbligatoria per chi proviene da paesi terzi o per chi si dirige a Dubrovnik attraversando il breve tratto di territorio della Bosnia-Erzegovina.

Per la conduzione di un veicolo non di proprietà, è necessaria una delega scritta su carta semplice, sottoscritta dal proprietario del veicolo e accompagnata dalla fotocopia del suo documento di riconoscimento. Sebbene la normativa richieda tecnicamente una vidimazione notarile, nella pratica questa viene raramente verificata, ma è consigliabile comunque averla per evitare eventuali contestazioni.

Per guidare motocicli di cilindrata superiore ai 50 cc è necessaria la patente di categoria A o A2, mentre per l’utilizzo di imbarcazioni a motore, inclusi i gommoni indipendentemente dalla potenza, è obbligatorio il possesso della patente nautica.

Assistenza sanitaria e assicurazione

I cittadini dell’Unione Europea hanno diritto all’assistenza sanitaria in Croazia alle stesse condizioni dei cittadini croati presso le strutture sanitarie pubbliche. Per usufruire di questo diritto è necessario presentare la Tessera Europea di Assicurazione Malattia (TEAM), comunemente chiamata tessera sanitaria europea. Per maggiori informazioni pratiche sul viaggio, consultate la nostra sezione informazioni utili sulla Croazia.

La tessera TEAM copre le cure mediche necessarie durante il soggiorno, ma non sostituisce un’assicurazione di viaggio completa. È fortemente consigliabile stipulare una polizza integrativa che copra eventuali spese non incluse nell’assistenza pubblica, come il rimpatrio sanitario, il trasferimento in strutture private, o trattamenti specialistici non urgenti. Per saperne di più, consultate la nostra guida sull’assicurazione di viaggio per la Croazia.

Per i cittadini di paesi terzi, l’assicurazione sanitaria con copertura minima di 30.000 euro è obbligatoria per ottenere il visto e deve coprire l’intero periodo di soggiorno. La polizza deve garantire la copertura dei costi di assistenza medica d’urgenza, ricovero ospedaliero e rimpatrio per motivi di salute.

Normative doganali

Le normative doganali croate sono allineate a quelle dell’Unione Europea. I passeggeri possono portare con sé bagagli personali, compresi alimenti, farmaci e altri beni secondo le modalità previste dalla normativa. È severamente vietata l’introduzione di carne, latte e derivati provenienti da paesi extra-UE come Bosnia-Erzegovina, Serbia o Montenegro.

Per i farmaci, è consentito portare medicinali per necessità personali per un periodo massimo di 30 giorni, purché si possa dimostrare che il prodotto sia autorizzato nel paese di provenienza e si disponga di documentazione medica giustificativa. Per farmaci ansiolitici, antidepressivi o stupefacenti, le quantità consentite sono più limitate (fino a 15 giorni) e richiedono prescrizione medica obbligatoria.

L’introduzione in franchigia dai dazi delle merci contenute nei bagagli personali è ammessa se il valore complessivo non supera determinati limiti: 430 euro per i viaggiatori in aereo o via mare, 300 euro per chi viaggia via terra. I beni che superano questi limiti devono essere dichiarati verbalmente alla dogana per il calcolo dei dazi doganali e dell’IVA.